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mercoledì 26 marzo 2008

EMPORIO VINI D'ITALIA al numero 17 di Via Chiodo

EMPORIO VINI D'ITALIA 17

Eppure, in questo splendido localino davvero storico, non solo sono serviti i vini a coloro che trovano ancora il piacere ed il tempo di soffermarsi a gustare un buon gotto, ma fanno bella mostra i moderni cioccolati per soddisfare piaceri piu' raffinati, o forse, meglio dire, piu' compulsivi del semplice e casereccio desiderio di vino.

Il giorno di Pasqua la rivendita era chiusa; poco importa se avrebbero potuto vendere le uova di cioccolato a chi era in giro per la citta a fare gli ultimi acquisti per il pranzo Pasquale. La loro clientela affezionata al gotto oggi non sarebbe andata a regalarsi questo suo piccolo piacere: giorno di festa, giorno di non lavoro, giorno dedicato alla famiglia.

E per la prima volta abbiamo avuto l'occasione di alzare lo sguardo senza essere troppo distratti dai multipli filari di bottiglie in vetrina... Che magnifica insegna!

Numero civico? Il 17: tutto un programma, sinonimo di qualita'!

venerdì 21 marzo 2008

una sera a Cerbaia

La Tenda Rossa Cerbaia

    Le "cose belle" succedono, eccome.
    Ne succedono poche, bisogna rincorrerle, agguantarle e trascinarle dalla nostra parte.
    Bisogna desiderarle e volerle.
    Le "cose bellissime" sono preziose ed uniche, come quella volta alla Tenda Rossa.
    Quella volta che cambiò la nostra vita.
    Ci siamo tolti il pensiero sdrammatizzando alla tavola imbandita della Tenda Rossa.
    Ottima idea; anzi, ottime idee, entrambe.

Il 15 Marzo ha riaperto il Don Alfonso!

Il 15 Marzo ha riaperto il Don Alfonso!

Don Alfonso riapre e diventa relais

di Donatella Bernabò Silorata

Repubblica Napoli del 13 Marzo 2008
[ http://napoli.repubblica.it ]


C'è un gran da fare al civico 11 di corso Sant'Agata, a Sant'Agata sui Due Golfi, indirizzo ben noto ai gourmet. Un via vai di operai, giardinieri e solerti signore: il 15 marzo riapre il celebre Don Alfonso 1890. Due anni di ristrutturazioni hanno dato un volto nuovo, piacevolmente di tendenza, allo storico indirizzo. Il pluristellato ristorante di Alfonso e Livia Iaccarino diventa Relais e presenta le sue sei elegantissime suite. Un'esplosione di colori gioiosi - dal lilla al fucsia al glicine-, di arredi d'epoca, scelti con cura, di dettagli pregiati come i lampadari di Murano e le ceramiche artigianali.

La palazzina antica, di fine Ottocento, tinteggiata di rosa pastello, è stata completamente ristrutturata: al piano terra c'è il ristorante con le cucine, il secondo piano e la mansarda sono stati destinati agli ospiti, ai viaggiator di gusto e di charme. Sei stanze, tutte diverse e coloratissime. Belle, decorate con grande gusto, con bagni che sembrano piccoli salotti e dettagli di atmosfera. "La prima colazione sarà Alla Don Alsonso - avverte Livia - con prodotti nostri, della tradizione di una volta, come la ricotta fresca di fuscella, il pane con il pomodoro, le confetture fresche".

In giardino c'è ancora molto da fare, le piogge di questi giorni sono state impietose, a luglio ci sarà anche una piccola piscina. Intanto nelle cucine la brigata è già al lavoro, quattordici tra cuochi e pasticceri, con un'unica presenza femminile. Si chiama Hayley Stvens, ha solo 23 anni e viene da New York ad imparare i segreti della cucina mediterranea. Anche il ristorante apre domani, ma la cucina - eh che cucina, tutta in acciaio, con fuochi ad induzione, e alle pareti maioliche della tradizione dipinte a mano - è in piena attività: c'è chi taglia, chi spezza la pasta a mano, chi impasta dolci, chi affetta ortaggi.

"Facciamo delle prove, sperimentiamo dei piatti nuovi" spiega Luigi Tramontano, sous chef ovvero chef in seconda. Nodino di manzo in crosta di sale e curcuma, pacchero con le fave, con tonno o alici - si vedrà - e poi un dessert al the verde con mele e pere. Ernesto, il figlio di Alfonso e Livia, sovrintende il tutto. Sarà lui ad assaggiare i piatti cucinati dalla brigata e a decidere se andranno o meno in carta.

mercoledì 19 marzo 2008

Le Divellec

La grande cuisine aux herbes, algues, fruits et fleurs - Le Divellec Io lo adoro.
Alcuni tra i ricordi più belli, miei e della mia dolce metà, vissuti a Parigi, ricordi di gioventù, di pazzie ma soprattutto della nostra Parigi più accogliente ed esclusiva sono indiscutibilmente associati ai ricchi tavoli di Monsieur Le Divellec.
Solo le più fortunate e "smaliziate", poi, possono avere i libri di ricette acquistati ed autografati tra i vapori delle sue cucine...

Le Divellec
107, Rue de l'Université
75007 Paris


web site: [ http://www.le-divellec.com ]


Le Divellec, ce beau bateau, à la fois yacht pour l'élégance du décor et chalutier pour la fraîcheur des produits de la mer qu'il propose, est amarré en plein Paris, celui des ministères et des ambassades, au calme de la majestueuse perspective de l'Esplanade des Invalides.

Jacques Le Divellec tient bon la barre d'une grande cuisine marine, tour à tour océane et méditerranéenne. Séduisante et inventive, spectaculaire aussi avec la presse à homard qui exprime la quintessence des sucs du crustacé et les lie au fumet du homard, elle joue la musique de la mer sur le clavier des saveurs naturelles : les huîtres, le homard à la presse avec son corail, le bar rôti ou fumé à l'écaille, la table du pâtissier.

Grands vins blancs aux reflets d'or et au bouquet d'épices, rouges frais et soyeux des vignobles de France.

Matoutou de Crabes

Matoutou de Crabes - Antilles Resto, Le Guide des Restaurants aux Antilles-Guyane
Antilles Resto
Le Guide des Restaurants aux Antilles-Guyane


Recette du Matoutou de Crabes
Le Matoutou est un plat original des antilles que l'on déguste traditionnellement à Pâques.
Pour 6 personnes
Préparation : 30 minutes
Cuisson : 50 minutes

Ingrédients
Matoutou de Crabes - Antilles Resto, Le Guide des Restaurants aux Antilles-Guyane 500 g de riz blanc
10 crabes nettoyés
1 cuillerée à soupe de cumin en grain
4 à 6 tamarins, selon grosseur
1 petite boite de tomates pelées
2 citrons
2 oignons
1 piment
1 bouquet garni
6 clous de girofle
3 gousses d'ail
2 feuilles de bois d'inde
2 feuilles de laurier
Huile, sel, poivre

Confection
Lavez, brossez les crabes. Séparez les carapaces des pattes, gardez la graisse.
Séparez les pattes en deux, coupez les griffes et cassez les pinces afin que l'assaisonnement pénètre. Faites macérer dans du jus de citron et du sel.
Faire revenir dans l'huile l'oignon haché finement, le cumin, la graisse de crabe et le crabe pendant environ 10 minutes.
Ajoutez les tomates coupées en dés, les tamarins, les épices et l'ail hachés. salez, poivrez. Rajoutez 1/2 litre d'eau afin de faire une sauce et laissez mijoter environ 20 minutes.
Enlevez les crabes de la sauce. Réservez-en le quart.
Rajoutez le riz et complétez le niveau d'eau. Laissez cuire environ 25 minutes.
Une fois le riz cuit, rajoutez le crabe et la sauce. Mélangez bien.
Certains proposent une variante en rajoutant de la poudre à colombo.

Commentaires
Matoutou est le nom Martiniquais en Guadeloupe c'est un peu différent et s'appelle Matété on y trouve des boulettes de pâtes (Dombrés), plat traditionnel de Pâques, où beaucoup de personnes ont chassé les crabes de terres avec des ratières, les ont nourri quelques temps et les vendent au bord des routes.

[ http://www.antillesresto.com/recettes/matoutou-de-crabes.aspx ]

sabato 15 marzo 2008

Les escapades de Petitrenaud

Les escapades de Petitrenaud - France 5 Format: 26 minutes
Présentation: Jean-Luc Petitrenaud
Réalisation: Guillaume Pont
Production: MK2TV
Diffusion:
le samedi à 11:55 (hertzien et TNT),
le dimanche à 11:55 (hertzien et TNT),
le mercredi à 23:40 (câble, satellite et TNT)

Chaque semaine, le chroniqueur gastronomique sillonne la France à la découverte des régions et de leurs traditions culinaires.

Passionné par les gens, Jean-Luc Petitrenaud se balade dans une ville ou une région pour célébrer la convivialité, la tradition et l'authenticité. Le but est de valoriser le patrimoine du terroir, mais également les produits de demain.
Tratta dal sito web della trasmissione http://www.france5.fr/escapades, la strepitosa e favorita rubrica:
"Les bonnes tables":
Ainsi va Jean-Luc Petitrenaud, diplôme de chaudronnier en poche. Il aime la gastronomie. La petite comme la grande. Il aime surtout ceux qui la préparent. Il connaît les produits. Les bons. Voilà pourquoi il sait mieux que personne nous faire saliver en racontant l'omelette d'un bistrot reculé d'Auvergne comme la carte d'un étoilé Michelin. Petitrenaud aime avant tout le couple qualité-générosité dans l'assiette. Mais il le repère d'abord chez le cuisinier, le producteur ou le commerçant. Il ne croit que ce qu'il voit ou déguste. Voilà ce qui rend ses adresses (plus de huit cents en France) hautement recommandables.

CARTE POSTALE GOURMANDE, Jean-Luc Petitrenaud In principio era
"CARTE POSTALE GOURMANDE",
in principio era una bianchina, un furgoncino, una specie di vecchio tassì con la carrozzeria rivestita in legno, un pittoresco ed appassionato Jean-Luc al volante ed i suoi originali e preparatissimi ospiti accomodati sul sedile posteriore, in amabile conversazione pellegrinando alla scoperta degli angoli e posticini più "gourmande"...
Dell'antico programma che il neonato GamberoRossoChannel portò sugli schermi italiani, non si trova traccia site.
Ma qualcuno ancora ne parla...

Leggo sul sito:
Télé Satellite et Numérique: Le portail de la télévision numérique
http://www.telesatellite.com
Les infos du mois - octobre 2000
Jean-Luc Petitrenaud: "Carte postale gourmande"
Chroniqueur gastronomique, Jean-Luc Petitrenaud, qui animait depuis trois ans "Grands gourmands" sur France 3, envoit à partir du 8 octobre tous les dimanches à midi une "Carte postale gourmande" sur la Cinquième.
Après la cessation de son émission sur France 3 (remplacée par "Bon appétit bien sûr" de Joël Robuchon), Jean-Luc Petitrenaud repart sur La Cinquième pour 13 émissions de 26 minutes avec Claudy Toche (conceptrice), produites par Coyote (Christophe Dechavanne).
Sous le signe de la proximité et de la gourmandise, en partant à chaque fois de Paris et d'une rencontre, le magazine se déplace en région pour découvrir des produits et des recettes. Le premier numéro donnera une "bouffée bretonne" avec la recette de la cotriade (sorte de bouillabaisse bretonne). Jean-Luc Petitrenaud empruntera à chaque fois divers moyens de locomotion (la camionnette du boucher ou de l'épicier, un vélo, un tracteur etc) pour lier connaissance avec les gens du cru.
Cultivant un côté "casse-croûteur en goguette", selon son expression, le chroniqueur se fera également conteur dans ses balades culinaires et proposera en fin d'émission des conseils pratiques en réponse au courrier des télespectateurs. Après la Bretagne, il partira en Alsace, puis dans le Vaucluse.
Jean-Luc Petitrenaud assure depuis 1999 sur Europe 1 une émission gastronomique et collabore également depuis 1998 à l'Express, après avoir produit et animé "Grands Palais" sur France Inter de 1996 à 1999. Il est également l'auteur de nombreux ouvrages tels que "Le guide du casse-croûte (Hachette), "Le Petitrenaud des bonnes maisons" (Hachette tourisme), "52 tartines du dimanche soir et "52 omelettes du dimanche soir" (Ed.Minerva).

venerdì 7 marzo 2008

La Gloriette: we will be missing you

La Gloriette: we will be missing youMonsieur Albert,
grazie per le generose fette con doppio-cucchiaino, e grazie per la più bella e gustosa gourmandiserie-take-away mai provata.
Magica scatoletta, preziosissimo contenuto.
Straordinario ed ordinario setting per gustarlo al meglio?
Scalcinata, sferragliante e sabbiosissima Samourai, vento, stelle, onde che sbattono, Saba all'orizzonte.
Anse de Toiny, la notte.
Non sarebbe possibile guidare di più resistendo a non aprire il pacchettino!

Tourment d'amour
PASTA: 1 tazza farina 8 cucchiai burro ghiacciato 1 cucchiaio zucchero 1 uovo sbattuto 1 pizzico di sale 6-7 cucchiai acqua ghiacciata
Impasta velocemente farina e burro, aggiungi zucchero, uovo e sale; aggiungi l'acqua all'impasto, un cucchiaio alla volta. Forma una palla e lascia riposare almeno un'ora in frigo. Stendi la pasta in una tortiera rotonda di 20cm circa di diametro.
RIPIENO: 1 tazza cocco grattugiato 2 tazze latte tre grandi uova sbattute leggermente 1 tazza zucchero 1/2 cucchiaino estratto di vaniglia 1 cucchiaino succo lime 1 cucchiaini cannella
Riscalda il forno a 180°. Riunisci assieme cocco grattugiato, latte e uova; aggiungi zucchero e mescola bene. Aggiungi estratto di vaniglia, succo di lime e cannella ed amalgama il tutto. Versa a cucchiai il ripieno nella pasta ed inforna per 30 minuti: la torta assume un bel colore dorato in superficie. Fai raffreddare completamente la torta e servi con gelato e rum alla vaniglia.

mercoledì 5 marzo 2008

Le Vongole Veraci, i ceci, lo zenzero fresco, i pomodori "cirio", il rosmarino, ...

Il petto d'anatra, l'arancia ed i lamponi

... sulla fiducia, cibo per gli occhi ...

giovedì 8 febbraio 2007

Cous Cous al bi-mais

Cous Cous al bi-maisEbbene si, comperiamo e serviamo in tavola una scatoletta di mais (lessato? al naturale? mah... quello!). Come e se accompagnarlo con qualcosa: contorno per carni bianche o pesce; gran figurone se componete, nei piatti individuali, dei tortini col coppapasta. Per provarlo e basta? Adagiatelo su lettini di lattuga croccante con qualche pomodorino spaccato a metà.
Ah, quel bonheur!
Cosa occorre: 200gr COUS COUS di mais 1 lattina (piccolina) di LATTE di COCCO TIMO e MAGGIORANA (freschi è meglio) CURRY in polvere sale & pepe OLIO extra vergine di OLIVA Preparare è molto facile: prendiamo una bel tegame di coccio con coperchio, versiamo tuti gli ingredienti, mescoliamo bene e lasciamo riposare. Ottimo se preparato la mattina per la sera.

il WOK di verdure esotico & profumato

il WOK di verdure esotico & profumatoAll'inizio dell'Estate, quando le giornate sono calde, soleggiate ed i tramonti arrivano tardi.
In una serata di Giugno inoltrato andiamo a fare la spesa e cantiamo una nuova ricetta.
dal Verdurino: - CAROTINE - FINOCCHI (con le barbe!) - ZUCCHINI (piccoli, tipo Genovese) - POMODORI (costoluto o perino) - ANANAS - ZENZERO (fresco o conservato, a petali rosa) - rametti di ROSMARINO - RUCOLA (tipo coltivato, con foglie carnose, arrotondate e ruvide) dressing & tocco finale: - COCCO in scaglie (o grattugiato) oppure COUS COUS precotto - PEPERONCINO - SALE IN GRANI (fiori di sale di Guerande) - SALSA DI SOYA - YOGURT magro - OLIO di OLIVA EXTRA VERGINE
Come choppare tutte queste freschezze? Grattare bene la buccia delle carotine; dividerle in 4 spicchi nel senso della lunghezza, tagliarle a tocchetti di 3cm. Lavare gli zucchini e tagliarli, con tagli obliqui, a tocchi di 2-3cm. Pulire i finocchi da tutte le barbe: tagluzzate serviranno per guarnire di freschezza il wok; tagliarli a spicchietti. Tagliare i pomodori a spicchi, o losanghe se del tipo perino. Sbucciata l'ananas, tagliarla a fettone rotonde (spesse 1cm); scegliere le centrali e tagliarle a spicchietti, proprio come fossero torte. Se scegliamo lo zenzero fresco, una volta sbucciato, affettarlo a rondelle. Ed ora sul fuoco vivo! Nel wok spezzetto i rametti di rosmarino, peperoncino (quanto osate, tanto mettete) e zenzero; chiudo ed aspetto che si sprigionino oli e profumi. Aggiungo verdure ed ananas, pochi grani di sale. Chiudo, apro e rimescolo; richiudo, riapro e rimescolo: la cottura e' velocissima, le verdure devono restare croccanti e magari un po' bruciacchiate. Ed ora via dal fuoco! Spolverare di cocco (o di cous cous), spezzettare con le mani la rucola, aggiungere le barbe di finocchio, girare velocemente e ricoprire: lasciamo riposare per qualche istante. Se scegliamo i petali rosa di zenzero conservato, e' il momento di aggiungerlo. Emulsiono yogurt magro, salsa di soia ed olio. In tavola: scoperchio il wok e affianco la salsina. Riempirsi i polmoni del meraviglioso profumo ed appagare il palato del magico accordo di freschi sapori.