mercoledì 5 marzo 2008

L'uomo che non c'è

a mio marito, al mio fianco, sempre
Claudio Sabelli Fioretti: libro/intervista a Francesco Cossiga Presidente, lei è matto? "Chiariamo una cosa. Era "matto" anche Erasmo da Rotterdam. Era "matto" anche Tommaso Moro che tutti credevano che stesse scherzando e per rimanere fedele alla Chiesa cattolica si è fatto tagliare la testa dopo aver raggiunto l'apice del "cursus honorum" di un cittadino inglese dell'epoca". Rifaccio la domanda e lasciamo perdere Erasmo. lei è matto? "La follia è un ingrediente necessario dell'intelligenza. Così come bisogna distinguere tra colti ed eruditi, gli eruditi sono quelli che hanno letto molto, i colti sono quelli che hanno letto e hanno dimenticato quello che hanno letto mantenendone il concetto e soprattutto il senso universale…" Presidente, risponda, lei è matto? "Io sono evoluto. Io soffro e ho sofferto di depressione. Vuole che le faccia un elenco dei grandi depressi della storia? Churchill, Roosevelt, Newton, Kafka, Dostojewsky…" Non sarà matto ma si è certo montato la testa… "La depressione può colpire solo persone molto intelligenti. Allora. Sai come è nata la voce della mia follia quando ero presidente della Repubblica? E' vero, io facevo cose un po' strambe. Ma perché le facevo?" Perché le faceva? "Perché non avevo dietro di me potentati economici, né potentati politici, né potentati culturali. Ero stato abbandonato anche dalla Dc. Per farmi ascoltare dovevo fare follie, dovevo dire cose che avevano la forma della follia. Quello che per anni è stato il mio avversario ideologico, Luciano Violante, in un libro, ha detto che avevo previsto tutto rispetto a loro e che loro non vollero credermi. Come tutti i depressi io però avevo una grande lucidità intellettuale. Si dice che Newton abbia scoperto la legge di gravitazione universale durante una crisi di depressione". ... Fine della sua cartella clinica. E' guarito dalla depressione? "Dalla depressione si guarisce sempre. Anche senza medicine e anche senza sostegno psicoterapico. Le medicine e il sostegno psicoterapico servono solo per fare soffrire di meno e abbreviare la malattia. Non capisce che cosa sia la depressione chi non l'ha mai avuta e chi non l'ha mai curata, chi non l'ha vissuta con un depresso..." Il momento peggiore della depressione qual è stato? "Ho avuto un momento pessimo. Insonnia, idee ossessive, i numeri, i nomi, come si chiamava quella che mi ha fatto l'intervista? Qual è il numero del telefono di mio figlio? Ma L'ossessività è anche la caratteristica del genio perché il genio non pensa che a quello e non riesce a pensare ad altro. Ma io non sono un genio". ... E' mai andato in analisi? "Non analisi psicanalitica. Sono un antifreudiano, preferisco Jung, che faceva l'analisi psico-azionale-esistenziale. Ho fatto la psicoterapia. Però ero troppo bravo e ad un certo punto il mio psichiatra ha detto: "Ma Lei sta facendo la terapia a me o io a Lei?". Mi disse anche che sarei stato un bravo psichiatra".
INTERVISTE Tutte o quasi le interviste realizzate in 38 anni da Claudio Sabelli Fioretti Libro/Intervista a Francesco Cossiga (Pubblicata il 06/12/2007 - letta 1403 volte**) permalink - Archivio - Stampa

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